Il rock and roll ha perso uno dei suoi pilastri. Bo Diddley, che soffriva da tempo di ipertensione e diabete, è morto lunedì 2 giugno 2008 nella sua casa di Archer, in Florida, per un arresto cardiaco. Diddley, vero nome Ellas Otha Bates, era nato a Mc Comb, nel Mississippi il 30 dicembre 1928. La mamma era una ragazza madre che lo aveva affidato alla cugina. La famiglia si era trasferita a Chicago, dove, dopo aver studiato violino ed essersi innamorato della chitarra ascoltando John Lee Hooker, Bo Diddley iniziò a esibirsi come musicista di strada. Quindi i localini e le prime band e un contratto discografico. Nel 1955, il primo singolo «Bo Diddley/ I’m a Man» porta i germi di un nuovo ritmo, ribattezzato il «Diddley Beat», nel rock and roll. L’importanza di Diddley, nominato anche nella Hall o Fame del rock nel 1987, va oltre il «suo» prezioso ritmo. È stato uno dei primi a farsi affiancare sul palco da musicisti donne. È stato anche un geniale inventore: il vibrato della sua chitarra arrivava da modifiche che lui stesso faceva agli strumenti. E ben prima di Hendrix infuocava il pubblico suonando la chitarra con i denti.