È meglio avere a che fare con un Caimano o con una Coccodrilla? È da domenica sera che me lo chiedo. Esattamente dal momento in cui ho visto con i miei occhi in diretta (non l'avessi mai fatto!) il ministro del Welfare Elsa Fornero piangere mentre spiegava alla nazione che la manovra Salva-Italia prevedeva che le pensioni medio-alte non avranno adeguamento all'inflazione. Che c@zz0 piangi coccodrilla? La ministra Fornero in lacrime come Maria Teresa d'Austria davanti alla spartizione della Polonia cattolica: lacrime immortalate dal cardinale di Rohan con la fulminante battuta “piange, ma prende”. Anche se il precedente governo del Caimano si era trattenuto dall'affondare i colpi sui ceti più deboli, è difficile vedere in questo nuovo esecutivo una differenza se non addirittura in peggio.
Come la giri la giri questa manovra è una bastardata! Equa quanto può esserlo un furto. Il governo "tecnico" dei “prof” ha presentato la manovra più politica che l'Italia ricordi. Non c'era mica bisogno di un governo di professoroni, alti papaveri e banchieri o lacchè delle banche per tagliare pensioni, fondi a Regioni e Comuni, rimettere l'ICI, aumentare l'IVA: bastava un ufficetto di buoni ragionieri e il lavoro veniva uguale, risparmiando però gli stipendi d'oro dei “prof”.
Il decreto Salva-Italia è un preciso messaggio ai "mercati": l'Italia spremerà tutto quello che è spremibile dai soggetti più deboli e non toccherà in nessun modo le rendite, i profitti, gli interessi che proprio quei mercati presidiano e difendono. In questo paese i “mercati” possono stare tranquilli e sguazzare allegramente! Il ministro ex amministratore delegato Corrado Passera, in conferenza stampa, ha chiamato la ministra Elsa Fornero, "Emma". Un lapsus che rivela il partner con cui è stata scritta questa manovra. Infatti il governo defiscalizza l'IRAP, offre incentivi alla ricapitalizzazione delle imprese, liberalizza interi settori dei servizi: occhio ai nuovi attacchi all'acqua pubblica e ai trasporti locali (ne è la prova l'istituzione di una Authority) e rilancia le grandi opere come la TAV che beneficerà di nuovi 5 miliardi di euro.
Non c’è l’ombra di una patrimoniale (a parte quella sulla prima casa, ovvio), né di strumenti per arginare l’evasione o di un contributo di solidarietà a carico dei redditi più abbondanti (come volevano FMI e BCE). In sostanza il “riassestamento dei conti” sarà integralmente a carico dei “soliti idioti” (lavoratori dipendenti e pensionati).
Se davvero siamo a rischio "default", come si può ipotizzare che bastino 30 miliardi per rimediare a un debito pubblico che è di 1900 miliardi? E che miglioria ai conti INPS può portare l'aumento dell'età pensionabile quando già oggi il bilancio del maggior Ente di Previdenza è in pareggio? E che idea geniale portare l'IVA dal 21% al 23% (e dal 2014 al 24%): se già si evadeva per non pagare le imposte con l'IVA al 20%, un'IVA maggiorata aumenterà e diminuirà il cosiddetto nero?
Il bocconiano “Super Mario M0n@” riesuma l'inglese Lady di Ferro e come trent’anni fa ci propina la frase “non ci sono alternative”. Mangia questa minestra o salta dalla finestra! La casta si ingozzerà mentre a soffocare sarà il Paese, perché queste misure recessive abbatteranno il PIL e faranno schizzare in alto il debito. Il pacco di Natale è solo l’aperitivo. A crisi finita (se mai lo sarà) l’anomalia europea non esisterà più: avremo solamente il Mercato – dell’acqua, della sanità, dell’istruzione, di ogni cosa. Il tutto nell'immobilismo della “Sinistra” (a Bersani la manovra non piace ma l'ha votata), e dei Sindacati (divisi più che mai).
Io sto per diventare padre e giorno dopo giorno mi preparo una formuletta per spiegare a mio figlio il perché delle cose della vita. Questa proprio non so come gliela spiegherò? Com'è possibile che io debba lavorare ingrassando padroni e Corporation oltre 40 anni? Lui chissà quanti? E ancora come gli spiego che le rendite finanziarie in banca sono tassate al 12,5% mentre quelle derivate da esportazione illegale di denaro in paradisi fiscali solo il 5 a cui la manovra aggiunge uno striminzito 1,5%? E come gli spiego il perché nessuno parla di quanto abbiano influito gli ultimi dieci anni in guerra su questa crisi mondiale? Sui costi del Paese e dell'intera comunità industrializzata? Nessuno ha speso una parola sugli sprechi militaristi e imperialisti da l'11 settembre 2001 in poi. Perché certe spese non si possono proprio tagliare... le missioni di pace sono classificate “Esigenze Indifferibili”. All'articolo 33, comma 18, della legge n.183 del 12 novembre 2011, proprio a proposito di missioni di guerra si legge: le parole "30 giugno 2012" sono sostituite dalle parole "31 dicembre 2012" e le parole "700 milioni" sono sostituite dalle parole "1.400 milioni" (fonte Il Sole 24 Ore).
Spero in una rivoluzione che spazzi via tutto al più presto. Se culturale bene, altrimenti che sia quel che sia. E in chiunque Voi crediate Vi assista e Vi protegga. V per Vendetta mi pare addirittura ieri, e una cosa è certa: il Gandhi che è in me è costantemente messo a dura prova!
Mauro Vascotto