Conosco la bora,
chiara e scura, la detesto quando scende fuori misura con cielo sereno. Amo l'altra che ha una buia violenza cattiva Io devo recuperare la bora oppure qui affondare nel mio paese natale nella mia triste Trieste nella mia Trieste triste che amare è impossibile e odiare anche. |
A partir de co iero sai picio
fin al giorno che sburto radicio so per certo, e son sai contento che la bora xe el mio unico vento sai zima la porta, ma solo de fora
perchè l'animo invece te lo acalora ma come la fa? co' una fiama segreta? no la ghe alza la cotola de qualche muleta |
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Umberto Saba
[Trieste, 9 marzo 1883 Gorizia, 25 agosto 1957] |
Diego Manna
[Trieste, 4 marzo 1979] |
Antica Canzone Popolare Triestina [1899]
testi: “Ermanzio” (Ermanno Curet) musica: Silvio Negri |
La bora è Trieste. E Trieste è la Bora. La Bora è probabilmente il personaggio triestino più famoso al mondo. In Italia di sicuro. Chi a Trieste è nato la Bora ce l'ha nel DNA. Chi invece viene a contatto con la Bora per la prima volta ne rimane colpito profondamente. Immediatamente, o s'innamora, o la odierà per sempre. Io a Trieste ci sono nato e la Bora l'ho sempre amata. Mi piace perchè è forte e impetuosa, ti strapazza, spolvera e strappa, spinge e tira, scoperchia e scappa da tutte le parti, "insempia" e "sbatocia". La più Gian Burrasca dei venti. A qualcuno fa venir l'emicrania. A me il rumore delle raffiche tra le fessure delle case, ascoltato da sotto le coperte, concilia il sonno. Ci sono dei punti della città dove è indomabile. Sovrana incontrastata. Largo Pestalozzi è uno di questi punti.
Martedì 1 marzo 2011 ore 14:00 circa. |
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mercoledì 2 marzo 2011. |
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