Zeki Müren (Bursa, 6 dicembre 1931 Izmir, 24 settembre 1996) è stato un cantante, compositore e attore turco, famoso per la sua voce potente e la precisa articolazione delle parole. A 19 anni entrò nella radio di Istanbul dove diede il suo primo concerto radiofonico che riscosse molto successo. Da allora cantò nelle varie radio turche per quindici anni, quasi sempre in diretta. Poi si dedicò maggiormente alla vita di scena e all'incisione di dischi, riuscendo a sorprendere ogni volta con le sue vesti inimmaginabili e i suoi atteggiamenti effemminati. Criticato dall'ambiente musicale turco dell'epoca, fu in un certo modo il propulsore di una maggiore accettazione dell'omosessualità in Turchia. Incise più di 600 dischi e cassette ed è il cantante che diede mai più concerti in Turchia, pur non mancando di esibirsi anche all'estero. La prima canzone che recitò è quella di Sükrü Tunar, intitolata "Bir muhabbet kusu" ("Un usignolo"). Nel 1955 con la sua canzone “Manolyam” ("La mia magnolia") vinse il "Disco d’Oro". Gli fu anche attribuito l’appellativo di “Sole della Musica”. Intraprese la carriera cinematografica nel 1954, con il film intitolato “Beklenen Sarki” ("La canzone tanto attesa"). Dopo questo film, che riscosse un enorme successo, egli recitò in altri 18 film, delle cui trame e colonne sonore fu egli stesso autore. Scrisse inoltre un libro di poesie intitolato “Bildircin Yagmuru” ("La pioggia di quaglie"). A partire dal 1980 si ritirò dalla vita pubblica e s’allontanò dalla musica a causa di problemi cardiaci e di diabete. Si chiuse nella sua villa di Bodrum e visse una vita modesta. Il 24 Settembre 1996, durante il ricevimento organizzato in suo onore dalla TRT di Izmir, morì a causa di un arresto cardiaco. Una moltitudine di gente assistette ai suoi funerali, compresi capi di stato e religiosi. La sua tomba si trova nella sua città natia, Bursa, nel cimitero di Emirsultan. Nel suo testamento, lasciò la maggior parte dei suoi beni allo Stato.