Wolfgang Alexander Albert Eduard Maximilian Reichsgraf von Trips, nacque il 4 maggio 1928 a Kerpen-Horrem, vicino a Colonia, in Germania. Discendente da una famiglia baronale, viveva in un vecchio castello e praticava molto l’equitazione, oltre ad avere una passione per le auto da corsa. Non lo fermò la salute cagionevole: soffriva di diabete di tipo 1 ed era costretto a portare sempre con se qualcosa da mangiare. Cominciò a correre nel 1950 su una BMW 500cc, ma essendosi rotto un braccio durante una gara, per non preoccupare i genitori, continuò a correre ottenendo ottime posizioni in diverse corse internazionali con il nome di Alex Linther.Nel 1956, a 28 anni, debuttò in Formula Uno con la scuderia Ferrari a bordo di una Lancia-Ferrari D50, per poi passare alla Porsche nel 1959 e tornare quindi alla Ferrari nel 1960, mettendo sempre in risalto la propria bravura di pilota - e spericolatezza, veniva soprannominato von Crash - e le alte prestazioni delle auto di Maranello. Il 10 settembre 1961, a Monza, nel Gran Premio d’Italia, Von Trips non riesce a tenere la pole position scivolando indietro. Arrivato quasi alla fine del secondo giro, vicino alla Parabolica, la sua Ferrari viene tamponata dalla Lotus di Jim Clark e, dopo due terribili testacoda, vola ad oltre duecento chilometri all'ora contro la rete di protezione. Von Trips viene scaraventato fuori dall'abitacolo e muore, mentre la vettura atterra tra la folla uccidendo quattordici persone. Sarà ricordato come l’evento più tragico della storia della Formula 1. Enzo Ferrari ricorda Von Trips così: “Questo ragazzo mi fu particolarmente caro, era un giovane di grande nobiltà d’animo. E quella giornata che doveva essere premio all’ardimento, alle vittorie, ai successi e al lavoro di tutti, ci portò la più cruda, dolorosa, amarezza”.