Il 2 agosto 2005 muore a Roma il regista Sandro Bolchi. Nato a Voghera il 24 gennaio 1924, aveva esordito dopo una laurea in lettere, come attore. Poi era stato giornalista, prima di approdare alla professione che lo ha reso celebre, quella di regista. Ma era stato anche un importante organizzatore teatrale. Bolchi da tempo era affetto da malattie dell’apparato cardiovascolare e da diabete. Nel 1950 aveva fondato con alcuni amici divenuti poi celebri (Lamberto Sechi, Vittorio Vecchi, Luciano Damiani, Giuseppe Partirei, Giorgio Vecchietti) uno dei primi teatri stabili d’Italia, «La Soffitta», che ha chiuso nel 1952 a causa di difficoltà finanziarie. Dopo il debutto come regista teatrale, con tra l’altro «L’avaro» di Moliere, ha esordito nel 1956 come regista televisivo con la commedia «Frana allo Scalo Nord» di Ugo Betti. Da allora ha diretto per la tv un gran numero di sceneggiati: come il «Mulino del Po», «I promessi sposi», «Le mie prigioni», «I fratelli Karamazov», «Anna Karenina», «Belle Amì» e «La coscienza di Zeno». Per cinque anni è stato premiato quale miglior regista italiano.