Joe Frazier è stato un fortissimo pugile statunitense. Nacque il 12 gennaio 1944 a Beaufort, Carolina del Sud, da Rubin e Dolly Frazier. Crebbe in una fattoria di famiglia di dieci acri con i suoi dodici fratelli e sorelle. Vincitore di una medaglia d'oro alle Olimpiadi è stato detentore del titolo di campione del mondo dei pesi massimi. Soprannominato "Smokin' Joe", è ricordato soprattutto per essere stato l'irriducibile avversario di Muhammad Ali, con il quale si confrontò in tre memorabili incontri, considerati tra i più duri ed emozionanti della storia del pugilato. Il terzo incontro fu un match drammatico che vide i pugili combattere con enorme ardore, senza risparmiarsi un istante. Prima dell'inizio dell'ultima ripresa l'allenatore di Frazier, Eddie Futch, ritirò il suo atleta, vedendolo letteralmente distrutto dai jab di Ali. Ancora oggi, per la rara bellezza tecnica e per l'enorme coraggio dimostrato da questi due immensi campioni, questo è ritenuto da molti il più grande incontro di tutti i tempi. Mohammed Alì e Joe Frazier in seguito diranno di avere avuto fortuna, ma soprattutto saggezza nel non proseguire l'incontro, poiché per via del calo di forze, della stanchezza e del gran caldo, in quell'incontro entrambi rischiarono la vita. Nel 1976 Frazier provò a prendere la rivincita su Foreman, ma subì un ko alla quinta ripresa. Si ritirò temporaneamente per rientrare il 3 dicembre 1981 a Chicago contro Floyd Cummings. Il match terminò con un pareggio e dopo l'incontro Frazier decise di appendere definitivamente i guanti al chiodo. Si ritirò con un record di 32 vittorie (27 prima del limite), 4 sconfitte e 1 pareggio. Vinse il 73% dei suoi incontri per KO, contro il 60% di Ali e l'84% di Foreman. Già malato di diabete, perderà la vita a 67 anni a Filadelfia, il 7 novembre 2011, messo al tappeto da un tumore al fegato. Il suo più grande avversario, Muhammad Ali, ha portato il suo tributo dicendo: "il mondo ha perso un grande campione. Ricorderò sempre Joe con rispetto e ammirazione. Il mio pensiero va alla sua famiglia e a coloro che l'hanno amato".