Primo Carnera nacque il 26 ottobre 1906 a Seuqals (Secuals in friulano) piccolo comune delle Dolomiti Friulane, da una povera famiglia di contadini. Questo gigante alto due metri e cinque centimetri, soprannominato "La montagna che cammina", oltre ad avere dato lustro all’Italia, ha sfatato la leggenda dello sportivo analfabeta. Il successo esplose il 29 giugno del 1933 quando sul ring del Madison Square Garden di New York conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi battendo in sei riprese lo statunitense Jack Sharkey, nato Joseph Paul Zukauskas, soprannominato "The Boston Gob" (Lo Sputo di Boston). La sua impresa ebbe un'eco mondiale. Il pugile divenne l'emblema della forza italiana e al suo ritorno in patria venne accolto con grandissimi onori e ricevuto persino da Benito Mussolini che ne volle cavalcare il prestigio internazionale per rinvigorire ancor di più l'orgoglio patrio. L'anno successivo Carnera difese vittoriosamente il titolo contro lo spagnolo, di etnia basca, Paulino Uzcudun Eizmendie, e contro lo statunitense Tommy Loughran, soprannominato "The Phantom of Philly" (Il Fantasma di Philadelfia). Lo perse però contro lo statunitense Max Baer, nome completo Maximilian Adalbert Baer, detto "Madcap Maxie" (Maxie lo Sconsiderato). Nel 1936 si ritirò definitivamente dal pugilato dopo una carriera durante la quale disputò 100 incontri, vincendone 86. Dopo una parentesi da professionista nella lotta libera americana, il “catch” di allora o l'attuale "wrestling", si esibì come ospite nei circhi statunitensi. Nel 1939 si sposò, ebbe due figli e si dedicò al commercio di vini. Il 29 giugno del 1967, sofferente di diabete e di cirrosi epatica, tornò in Italia per morire nella sua villa al paese natio.