Nagib Mahfuz nacque l'11 dicembre 1911 nel quartiere cairota di Gamaliyyah. Ha pubblicato numerosi romanzi, saggi e racconti, ha fatto anche lo sceneggiatore televisivo e cinematografico, ha lavorato come giornalista ed è considerato uno dei migliori scrittori arabi di tutti i tempi. Nel 1988 è stato insignito del premio Nobel per la letteratura. Le opere di “Many of Mahfouz” sono state censurate nel medio oriente per blasfemia. Uno dei suoi primi lavori “I figli di Gebelawi” del 1959 gli guadagnò una fatwa per apostasia da Omar Abdul-Rahman. Nel 1994, 35 anni dopo che la fatwa era stata emessa, Mahfouz venne attaccato e pugnalato al collo da due estremisti fuori dalla sua casa al Cairo, all'età di 83 anni. Diabetico e quasi cieco, morì a 95 anni il 30 agosto 2006 in un ospedale del ministero dell'Interno nella capitale egiziana. Mai puro narratore «realista» e in quanto tale «egiziano», ma autore universale per la maggior parte dei suoi lettori, occidentali inclusi, Mahfuz fu soprattutto l'uomo che ci ha fatto capire un secolo di vita di quel pezzo importantissimo del mondo arabo che è l'Egitto.