Riley B. King nacque in una piantagione di cotone di Itta Bena in Mississippi il 16 settembre 1925.
All'età di quattro anni i suoi genitori si separarono e B.B. visse con la madre finché un male sconosciuto, più tardi si sospettò fosse diabete, non la uccise all'età di 25 anni.
Tornato a vivere col padre, male si adattò alla nuova famiglia e a 16 anni tornò al paese della madre dove iniziò un nuovo lavoro come trattorista che gli permise di acquistare la sua prima chitarra per 2 dollari e mezzo.
Qui fondò una gospel band, ma “una mano sulla testa e qualche frase di incoraggiamento”, come racconta oggi, non gli permettevano di vivere.
“Per questo scelsi il blues” afferma ridendo il musicista.
Registrata la sua musica per la prima volta nel 1940, in vita ha realizzato oltre 50 album di cui alcuni sono dei veri e propri classici del blues.
Nel 1951, realizzò il suo primo singolo “Three O’Clock Blues”, che lo portò a New York City dove prese il nome di Beal Street Blues Boy e più tardi B.B. King.
Nella sua carriera ha suonato una media di 275 concerti ogni anno. B.B., che imparò da autodidatta la chitarra, creò uno stile di musica tutto suo chiamato call-and-response: un breve pezzo di chitarra seguito da un pezzo vocale, come in un dialogo tra chitarra e voce.
A fine anni '90 de gli fu diagnosticato il diabete.
La sua preoccupazione erano i buchi sui polpastrelli per i controlli della glicemia perchè come diceva sempre lo stesso King “Queste 10 dita sono le sole che ho per suonare”
Proprio per questo, i nuovi apparecchi che permettono di prelevare i campioni di sangue da altri siti sono stati per lui “una delle ultime grandi novità per i diabetici”.
B.B. King è morto a Las Vegas il 14 maggio 2015.