Liu Shaoqi
Liu Shaoqi nacque a Ningxiang (Hunan, Cina) il 24 novembre 1898 e fu un politico cinese. Comunista fin da adolescente, appoggiò la candidatura di Mao Tse Tung (1893-1976) alla guida del Partito Comunista Cinese nel 1935, partecipando nel medesimo anno alla "Lunga Marcia". Tra il 1934 e il 1945 gli fu affidato l'incarico di organizzare in varie ragioni controllate dal Kuomintang la guerriglia contro i giapponesi, e per lunghi periodi si recò anche in URSS. Fu il primo presidente della Repubblica Popolare Cinese, ma le sue critiche alla fallimentare politica economica di Mao, nel 1961, ed il tentativo di emarginarlo dalla direzione dello stato gli costarono il carcere e la morte. Alla rivoluzione culturale delle Guardie Rosse, che facevano leva su masse popolari assai più estese, i suoi seguaci all'interno del partito (la cosiddetta linea nera) si opposero con energia. Per questa posizione, e per il fatto stesso di trovarsi a capo dell'apparato governativo, egli subì nel 1967 una durissima polemica, giunta fino a forme di linciaggio morale. Accusato di burocratismo e autoritarismo, nel 1968 fu destituito da ogni carica. Liu morì durante la prigionia a Kaifeng (Henan, Cina) il 12 novembre 1969 per un diabete non curato, forse proprio a causa di una intenzionale mancanza di cure mediche. Venne sepolto in un luogo ignoto e sotto falso nome. Alla morte di Mao, Deng, raggiunti i vertici del potere, gli fece avere nel 1977 una riabilitazione postuma.