Remmy Ongala (Kivu, 1947 - morto il 13 dicembre 2010) era un chitarrista e cantante originario dello Zaire. Ongala si formò musicalmente nella scena del soukous congolese. Iniziò la propria carriera suonando dal vivo nello Zaire e in Uganda. Nei primi anni ottanta si trasferì in Tanzania per suonare nel gruppo di muziki wa dansi Orchestra Makassy. Quando l'orchestra si trasferì in Kenya, Ongala rimase a Dar es Salaam fondando il proprio gruppo, la Matimila Orchestra (poi ribattezzato "Super Matimila"). Negli anni '80 l'industria discografica tanzaniana, arretrata rispetto a quella del Kenya e di altri paesi africani, versava in una situazione di forte crisi. Di conseguenza, la Super Matimila Orchestra incise pochissimi album, nonostante una intensissima attività di performance dal vivo e una grande diffusione radiofonica. Nel 1988 Ongala fu notato dall'etichetta Real Word, fondata da Peter Gabriel, che lo lanciò sulla scena internazionale durante il tour WOMAD. Con la stessa etichetta Ongala incise due album (Songs for the Poor Man e Mambo). La Real World chiese a Ongala di trasferirsi a Londra per inserirlo definitivamente nella scena britannica della world music, ma Ongala rifiutò, restando a Dar es Salaam e tornando a incidere per etichette locali. «Il mondo è una prigione. Ci sono persone che sono orgogliose della loro vita e altri che soffrono sempre. Molti musicisti cantano dell'amore e della vita. Io cerco di non cantare molto dell'amore, di cercare di far luce sulla situazione del mondo» (cit. Matt Ozga, Remmy Ongala, www.afropop.org). Ongala ha contribuito a creare un approccio musicale noto in swahili come "ubongo" (letteralmente "cervello"), caratterizzato dall'uso della musica come mezzo di espressione di contenuti sociali e politici impegnati. Convinto sostenitore del socialismo "ujamaa" di Julius Nyerere, Ongala si è spesso scagliato nei suoi brani contro l'ingiustizia sociale, il razzismo, la povertà. I suoi versi sono anche caratterizzati da un forte pessimismo, che gli è valso il nomignolo di "Mr.Death" ("signor Morte"); proprio Fuko ("morte" in swahili) è il titolo di uno dei suoi brani più celebri. Malato di diabete e colpito da una parziale paralisi che gli impediva di suonare la chitarra, recentemente appariva sempre più raramente in pubblico.