I sacerdoti di Isola d'Istria nel periodo napoleonico:
Antonio Carboncich
Dovevano avere un patrimonio personale per mantenersi decorosamente
Quasi duecento anni fa, nel 1811, quando Isola d'Istria apparteneva al Regno d’Italia e Napoleone Primo ne era il suo Re, i nostri concittadini Bortolo Costanzo, Antonio Carboncich, Antonio Vascotto e Giovanni Delise scelsero di diventare sacerdoti. Essi avevano già frequentato il Convitto del Seminario vescovile di Capodistria per due anni, come rileviamo da uno dei tanti certificati, e nella documentazione che vedremo, ognuno di essi viene chiamato Chierico o Prè.
Per poter accedere al suddiaconato e successivamente diventare sacerdoti, essi dovevano avere per legge un certo patrimonio, una specie di “dote” onde poter con decenza mantenersi nella Carriera, come recita uno degli Atti notarili che vedremo in queste puntate. La documentazione per ognuno di loro comprende anche un’estratto di nascita e battesimo del Parroco di Isola Giovanni Fancio, legalizzato dal Municipio isolano; un Certificato di frequenza al Seminario; il benestare del Vicario Generale Capitolare di Capodistria, datato 12 febbraio 1811, che lasceremo per l’ultima puntata, perché è cumulativo per otto nostri conterranei, compresi i quattro isolani.
Quasi tutti i manoscritti sono discretamente leggibili tranne qualche parola. Quello del parroco isolano, che aveva una calligrafia simile ai geroglifici egiziani, ci ha fatto perdere più tempo per capire cosa egli aveva scritto, anche perché contiene simboli e abbreviazioni. Pertanto, le parole non individuate, saranno indicate con dei puntini seguiti dal punto di domanda; se riportate ma dubbiose, esse saranno seguite da un punto di domanda.
Questi documenti storici sono alquanto interessanti sotto ogni punto di vista, e noi li riportiamo in originale con gli eventuali errori.
La sequenza dei quattro nominativi è dovuta al fatto che il primo possedeva alcuni documenti del 1809, compreso quello di un notaio (nodaro) di Capodistria, gli altri tre avevano tra l’altro un documento con la stessa data e del medesimo notaio di Isola, che aveva segnato il numero progressivo dell’Atto notarile.
In questa puntata riportiamo la documentazione del chierico Antonio Carboncich.
N.° 1 Provincie Illiriche
Napoleone Primo per la Iddio Grazia, e per le costituzioni Imperatore dè Francesi e Rè di Italia a tutti li presenti e venturi salute.
Copia autentica di Prima edizione
Adi dieci / 10 / Geñaro milleottocento undici / 1811 / giorno di Giovedi nella Comune di Isola, Dipartimento di Istria Regnando Napoleone Primo Imperatore dè Francesi, e Rè di Italia.
Prossimo essendo Prè Antonio Carboncich di Mauro, di essere promosso all’ordine del subdiaconato, mediante l’ajuto della Divina Grazia, e occorrendo a senso delle Leggi Canoniche, e Sinodali Prescrizioni, ch’egli sia munito del consueto Patrimonio, onde poter con decenza mantenersi nella Carriera che intraprese con spirito di divota, e cristiana Religione, al quale effetto comparvero personalmente negli Atti di me Nodaro, ed alla presenza dè sottoscritti Testimonj li messer Pietro Carboncich quondam Gasparo, e Mauro di lui Figlio, Avolo e Padre rispettivamente del Patrimoniato Prè Antonio sudetto, persone a me Nodaro cognite, di mestiere agricoltori, ambi domiciliati in questa Comune, i quali ……[?] costituiscono, ed assegnano in via di Patrimonio al di loro Nipote e Figlio Prè Antonio li seguenti fondi Campestri, e di Città, esenti come essi asseriscono da qualunque ippoteca, o gravezza imaginabile per il qui ……[?] importo di Italiane lire duemille centocinquantaquattro Centesimi venti uno L 2154. 21/100, come ciò documentano le inserte Perizie dei Publici Stimadori Nicolò Zanon Proto Muraro, e Domenico Perentin quondam Zuañe Perito di Campagna, quali saranno presso di me Nodaro custodite e conservate ad ogni buon affetto. Cioè una Camera in secondo Piano, esistente nella Casa di abitazione delli costituenti Padre e Figlio Carboncich quondam Gasparo, situata nella Comune di Isola in Contrada dè Forni. Più un stabile di Campagna con entro alquante Viti picole, ed Olivari numero novantatrè N.° 93, ed Alberi fruttiferi numero nove N.° 9, come raccoglie la perizia rassegnata, e per il prezzo comprensivo ambedue dette Perizie di Italiane lire duemillecinquantaquattro Cmi 21 L 2054 21/100 [questa cifra rispetto la precedente, è inferiore di 100 Lire].
Eseguito questo importante assegno per parte delli costituendi Padre, e Figlio Carboncich al di loro Nipote, e Figlio rispettivamente Prè Antonio, con esuberante persuasione, che il Patrimoniato Religioso, sia ben incline di accedere di poi al Diaconato, e quindi al Sacerdozio, ne vanno convinti, che una costituzione tale sia ben sufficiente per approviggionarlo di un decente, e decoroso mantenimento, assicurando altresì, che detto assegno sia reale, e veritiero, né indur possa alcuno ad ombra di costrizione, o fittizio stabilimento, promettendo altresì che li fondi assegnati siano liberi / come fu detto di sopra / da qualunque gravezza od ippoteca.
Tanto sia fatto, ed eseguito a Gloria di Iddio Signore, ed a contento delle Parti, sottoponendo a cauzione la generalità dè proprj Beni ovunque posti in forma.
Da me Giuseppe Moratti quondam Giovanni Publico Nodaro nella Comune di Isola, Dipartimento d’Istria fù scritto, rogato, stipulato ed alla presenza delle Parti, e dè Testimonj fù quindi letto, e publicato in detta Comune nello solito studio, e Casa di propria abitazione di me Nodaro sudetto posta nella Contrada di mezzo, a Comune indicata alle ore quattro della sera, avendo servito di Testimonj li signori Canonici Don Giacomo Lugnani quondam Antonio, e Don Filippo Zaro quondam Antonio ex Cappucino, persone a me Nodaro cognite, e domiciliate in questa Comune, che si sottoscrissero unitamente a messer Pietro Carboncich quondam Gasparo,e me Nodaro, dicendo il di lui Figlio Mauro di non poter sottoscriversi per non sapere.
Pietro Carboncich affermo
Don Giacomo Canonico Lugnani fui presente, e Testimonio.
Don Filippo Zaro fui presente Testimonio.
Giuseppe Moratti quondam Giovanni Publico Nodaro hà rogato.
Registrato in Libro del Registro della sezione quinta al N.° 54, e pagato il diritto con Franchi trè C.mi 84, come da Boletta di data odierna pure al N.° 54-------Franchi 3:84/100
Comandiamo, ed ordiniamo a qualunque dè nostri uscieri richiesti di dar esecuzione al presente Atto, a tutti i nostri Comandanti, ed Ufficiali della forza publica di prestar mano forte venendone legalmente richiesti, ed à nostri Reggj Procuratori presso le Corti, ed i Tribunali di coadiuvare l’esecuzione.
In fede di che io Giuseppe Moratti quondam Giovanni Publico Nodaro sudetto hò apposto il segno del mio Tabellionato [il timbro del suo Notariato, nel quale suo centro è impressa un’aquila con una corona reale nel suo corpo, mentre sopra la circonferenza vi è un’altra più grande con all’apice una croce e ai due fianchi ISOLA – C. M.и. D. I R] a questa copia autentica di prima edizione, che estrassi dalla matrice, e che rilasciata veñe in questo giorno sedici 16 Geñaro milleottocento undici, 1811, a mano di messer Pietro Carboncich quondam Gasparo.
Addi 7 Feb.o 1790
Antonio Giacomo figlio Leg.mo di ser [segnato con un simbolo] Mauro Carboncich di Pietro, e di D.a [Donna] Lucia [?] Costanzo S. C. [Sua Consorte] nato li 2 cor.e a ore 3 fu battez.o dall’economo D. [Don] Giacomo Zago, e furono Padrini messer Battista Trojan, e D.a Maria moglie di ser [simbolo] Mauro Ulcigrai. Ita est [?] in Libro Baptismorum Ecclesia Parrochis Insularum
D. Joañe Fancio Pleb.m pastor.
Provincie Illiriche
Isola li 8 febbraio 1811
La Municipalità
Certifica chiunque, che l’estratto qui sopra è tutto scritto, e sottoscritto di proprio pugno e carattere dal Remo D.n Giovanni Can.co Fancio Parroco di questo Comune, e perciò degno di fede. In quorum
Per il Pod.tà impedito / Moratti Savio / Bressan Seg.o [Le firme sono affiancate da un timbro rotondo con al centro una colomba con le ali spiegate e nel becco un ramo d’ulivo; in circonferenza sta scritto: ٭ SIGILLUM COMMUNITATIS INSULARUM ٭]
N. 290 /Provincie / Illiriche
Capodistria 19 Geñajo 1811
Certifico io sottoscritto, che il Chierico Minorijta Antonio Carboncich di Mauro della Collegiata d’Isola Diocese di Capodistria matricolato in questo Seminario Vescovile hà dato prove costanti di vocazione allo Stato Ecclesiastico, e di buoni corrispondenti costumi, e che terminato il corso regolare dè suoi studj, nello scorso anno scolastico è stato iniziato negli studj Ecclesiastici con profitto, come hà costato dagli Esami fatti alla presenza del Rmo Ordinario. In fede
Stefano Castellani Canc.e Tesoriere, Rettore del Sem.o Vescle ed in mancanza di Professore Ordinario Professore M. P.
Ferruccio Delise
BIBLIOGRAFIA: Archivio di Stato di Trieste, Fondo del Cesareo Regio Governo per il Litorale, b.1347.
tratto dall'articolo pubblicato il 15 marzo 2009 sul numero 376 del periodico “Isola Nostra”