Da di Trieste di martedì 27 giugno 2023
Oggi la consegna in via Tonello a Muggia
I premi “Farra Bombizza” a Vascotto e Ciacchi «Una vita nella Pullino»
I RICONOSCIMENTI
Saranno assegnati oggi alle 18, nella sala della nuova parrocchia in via Tonello a Muggia, dall’associazione Fameia Muiesana i premi “Farra Bombizza” 2022 ai muggesani Fabio Vascotto e Donato Ciacchi con la motivazione che ricorda come i due premiati abbiano vissuto «una vita nel canottaggio, una vita con la Società nautica “Pullino”». Il premio è conferito annualmente ai muggesani che, con il loro lavoro e la loro opera, tengono alto il nome di Muggia nel mondo.
Chi sono i premiati? Fabio Vascotto nasce a Isola d’Istria nel 1935, nel 1954 il trasferimento a Trieste. Vicepresidente per decenni della “Pullino” ne è stato anche presidente, raccogliendo diversi successi: durante il suo mandato la squadra giovanile si è classificata al terzo posto nel 2015 tra gli under 14 a livello nazionale nel trofeo “Paolo d’Aloja” su 151 circoli, e si è posizionata prima nel 2016.
Donato Ciacchi nasce a Muggia nel 1953. Dopo aver portato la “Pullino” all’attenzione nazionale e internazionale, nelle vesti di direttore tecnico, fino al 2021, ha conquistato numerosi titoli di campione italiano in varie categorie e ha portato diversi atleti in maglia azzurra, tra i quali vanno ricordati Luca Vascotto e Barbara Pelos.
Riguardo al personaggio storico che dà il nome al premio, Giovanni Farra detto Bombizza, fu castellano di Muggia e con la fusta, una barca armata a sue spese, difese il Vallone di Muggia e fu artefice di incursioni verso il dirimpettaio territorio asburgico triestino. Una lapide murata nell’atrio del palazzo comunale lo ricorda.—
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La presenza del farmacista Sebastiano Vascotto ad Attimis
Giovanni Dudine "Tacadei" era proprietario di un magazzino-deposito di carbone e petrolio, situato al pianterreno della sua casa a isola d'istria, nei pressi del porto.
Egli doveva recarsi nella zona di Attimis con il suo camion per un trasporto. Saputo un tanto, Giuseppe Vascotto "Nadal" (Isola d'Istria 1908 - Trieste 1971) gli chiese un passaggio, per andare a trovare il fratello Sebastiano, prendendo con sé il figlio Fabio (Isola d'Istria 1935) che, con i suoi ricordi, mi ha stimolato a scrivere questa breve ma importante testimonianza.
Ad Attimis, Fabio incontrò le cuginette e potè visitare la locale farmacia, che lo zio gestiva in via Vittorio Emanuele III, precedentemente via Umberto I e ora via Principale.
Il dottor Sebastiano Vascotto (Isola d'istria 1898 - 1949) si era trasferito ad Attimis con la famiglia alla metà degli anni Trenta del secolo XX. Qui lo colse la guerra; al suo termine le truppe d'occupazione tedesche incendiarono i paesi di Attimis, Nimis e Faedis, centri di una fervente attività partigiana, quale rappresaglia.
Alla famiglia del farmacista Vascotto venne assegnato un alloggio a Udine, in via della Prefettura. Quindi, probabilmente a guerra finita, egli ritornò a Isola d'Istria, dove trovò una momentanea e precaria sistemazione nella casa di famiglia, ed aprì una farmacia, che affiancò a quella già presente. Dovette tuttavia avvalersi di collaboratori, in quanto una progressiva quanto rapida debilitazione fisica lo rese infermo e lo costrinse a letto.
Sulle farmacie a Isola d'Istria ho avuto la possibilità di soffermarmi nel volume del 2021, curato assieme all'amico Ferruccio Delise. In seguito anche la figlia Maria (1928 - 1996) si laureò in farmacia a Ferrara nel 1951 con 110 e lode, per poi intraprendere la professione a fianco del marito dottor Dino Faggionato (1927 - 1984) nella farmacia di Montebelluna (Treviso), attività ora continuata dai figli e dai nipoti. La secondogenita Laura (1933- 2019), nubile, iscritta all'Ordine dei Farmacisti di Trieste in data 9 maggio 1958, lavorò presso la Cassa Marittima a Trieste, prima come farmacista e poi nel ramo impiegatizio.
Il dottor Vascotto ricordava in famiglia come i cosacchi, presenti in zona a fianco dei tedeschi, fossero gli esecutori materiali dell'incendio. Ma ciò verrebbe smentito dai ricordi degli anziani di Attimis. Più probabile che al momento fossero presenti entrambi, magari i tedeschi con un ruolo di comando e i cosacchi come manovalanza.
La presenza del dottor Sebastiano Vascotto ad Attimis, sicura ma non supportata da documenti ufficiali, fa pensare che lui fosse colà momentaneamente presente come gerente, supplendo la presenza del titolare.
Dopo infruttuose ricerche in parrocchia e all'anagrafe comunale, la fortuna ha premiato l'amico Luigi fattori di Attimis, appassionato di storia patria, che era andato a salutare gli amici nel locale sezione dell'A.N.A., ospitata negli ambienti dell'ex asilo infantile. Qui si conservano fortunatamente i registri dell'asilo salvati, con sensibilità e lungimiranza, dalle ruspe che sono intervenute sulle strutture dell'edificio, lesionato dal terremoto del 6 maggio 1976.
Ed ecco emergere da un'attenta lettura delle frequenze nella seconda metà degli anni Trenta il nome di Laura Vascotto, di Sebastiano e di Lucia Viezzoli, nata Isola d'Istria il 23 Marzo 1933.
Nel "registro presenze" le frequenze: anno 1936/1937 progressivo n.23: prima frequenza dal 5 aprile al 6 agosto 1937; Anno 1937/1938 n.19; dal 4.10.1937 al 31.8.1938 con assenze dal 3.12.1937 al 31.1.1938 e tutto luglio; anno 1938/1939 n.26: dal 10.10.1938 ha il 30.9.1939 con brevi assenze a dic. 1938 gen. lug. ago. set. 1939, ultima presenza il 24.8.1939.
Si conferma così la presenza dell'isolano dottor Sebastiano Vascotto e famiglia, farmacista ad Attimis durante la Seconda Guerra Mondiale.
Franco Stener
tratto dall'articolo pubblicato sul numero 442-443 (1-16 aprile 2022) del periodico “La nuova Voce Giuliana”